Crostata speziata con confettura di prugne


Non la solita crostata, ma qualcosa dal sapore rotondo e pieno, ottima quando il freddo è ancora padrone della sera.

Ingredienti:

– 250 gr burro

– 400 gr farina bianca 00

– 100 gr farina integrale

– 160 gr zucchero 

– 2 uova

– mezza bustina di lievito 

– un pizzico di sale

– un cucchiaino di cannella

– 2/3 chiodi di garofano

– 250 gr confettura di prugne.

Impastate la frolla partendo dalle farine con il lievito, lo zucchero, le uova intere e il pizzico di sale. Aggiungete il burro a tocchetti (temperatura ambiente), quindi la cannella in polvere e i chiodi di garofano sminuzzati il più finemente possibile. 

Lasciate riposare l’impasto una mezzora, quindi rivestite una teglia da forno con metà di esso. Bucherellate il fondo con la forchetta e versate la confettura.

Con la pasta rimasta formate le classiche strisce, che vanno infine spennellate con un po’ di latte.

Cuocete a 180 gradi per circa 40 minuti.

Una spolverata di zucchero a velo e la vostra crostata, insolita e dai sapori ricercati, andrà a ruba.

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Crema di ceci con zucca e curcuma

Le mie bimbe sono andate a sciare: preparerò per loro una zuppa nutriente, salutare e completa…una carica di energia, il mio modo per coccolarle!

Ingredienti per 5 persone:

– 300 gr di ceci secchi

– 600 gr di zucca

– curcuma a piacere

– mezza cipolla

Lessate i ceci, che avrete messo in ammollo la sera prima, per un’ora in acqua salata.Fate soffriggere mezza cipolla tagliata sottile nell’olio evo, fino a quando diventa trasparente, quindi aggiungete la zucca pulita a piccoli pezzi: quando quest’ultima è ammorbidita aggiungete metà dei ceci, spolverate di pepe e coprite tutto con del brodo. 

Fate cuocere per circa mezzora, fino a quando la zucca si sfalda, quindi frullate il tutto e aggiungete i ceci interi. Spolverate con la curcuma e fate insaporire ancora a piacere, dosando il brodo fino a raggiungere la cremosità che preferite.

Potete servire la zuppa con dei crostini di pane, abbrustoliti in padella con un filo d’olio.

Calda, dolce ma anche piena di vita.

Buona zuppa!

Frittelle con le mele

Tempo di friggere: per un dolcetto di Carnevale dal sapore leggero e frizzante, queste frittelle con le mele sono perfette!

Ingredienti per circa 6 persone:

– 2 uova

– 70 gr di zucchero 

– 240 gr di farina bianca

– 2 cucchiaini di lievito in polvere per dolci

– 1 pizzico di sale

– 200 ml di latte tiepido

– la buccia grattugiata di un limone

– 2 mele

– cannella in polvere a piacere

– 1 litro di olio di semi di girasole per friggere

Preparare la pastella mescolando tutti gli ingredienti: uova, zucchero, farina setacciata con il lievito, sale, cannella se piace, buccia di limone e infine il latte. Lasciate riposare e nel frattempo sbucciate e tagliate a piccoli pezzetti le mele, irrorandole con il succo di mezzo limone.

In una padella mettete l’olio a scaldare, fino a quasi il bordo: più affondano le frittelle meglio si cuoceranno.

Aggiungete le mele alla pastella e …ora inizia la parte più divertente: friggete le frittelle prendendo l’impasto con un cucchiaio. Deve essere abbastanza liquido, quindi aiutatevi con un altro cucchiaio.

Fate in modo che la temperatura dell’olio rimanga costante, cuocendo 6-7 Frittelle alla volta: giratele per farle dorare e lasciatele asciugare su un piatto ricoperto di carta assorbente. Spolverizzate con dello zucchero a velo e servite, sia calde che a temperatura ambiente.

Torta di ricotta sofficiosa

Quando la ricotta è buona non ci sono storie da raccontare: solo una ricetta, con qualche ingrediente “di contorno” per una torta proprio bbbuona😋!

Ingredienti:

– una ricottina di Montagna (circa 300 gr)

– 3 uova

– 250 gr di farina 00

– 170 gr di zucchero

– 1 bustina di lievito

– la buccia grattugiata di mezza arancia 

– 60 gr di burro fuso

– mezzo bicchiere di latte

– una manciata di gocce di cioccolato fondente (o di scaglie)

Sbattete le uova con lo zucchero per qualche minuto con la frusta (se usate il robot risparmierete tempo), quindi aggiungere la ricotta, il latte, la farina setacciata con il lievito e l’aroma (arancia o limone grattugiato se preferite).

Terminate con il burro raffreddato e il cioccolato; se l’impasto vi sembra troppo denso aggiustate con il latte: tutto dipende dalla ricotta ovviamente!

Versate in una tortiera imburrata e infarinata e quindi subito in forno caldo, soliti 180 gradi, per circa 40 minuti.

Quando è raffreddata, una spolveratina di zucchero a velo la renderà ancora più…sofficiosa, anche alla vista 😉.

Tagliatelle pioppini e curcuma

Un piatto veloce e saporito, un ingrediente che fa la differenza e accende il piatto. Provate a dire qual è??!!

Ingredienti per 4 persone:

– 350 g di funghi pioppini freschi

– 500 g di tagliatelle all’uovo fresche

– 1 spicchio d’aglio

– 1 manciata di prezzemolo

– 1 cucchiaino di curcuma in polvere

Pulite i funghi togliendo la terra e la parte finale del gambo. Se è proprio necessario lavateli velocemente sotto l’acqua corrente e asciugateli subito. Tutto questo per non far perdere loro il gusto.

Tagliate solo i più grandi, per il lungo… almeno, a noi piacciono così! Sminuzzate l’aglio e fatelo soffriggere nell’olio evo, quindi aggiungete i funghi e fateli appassire un po’. Salate, pepate e spolverare con la curcuma: se serve bagnate con dell’acqua o brodo vegetale e lasciate cuocere coperti.

Nel frattempo mettete sul fuoco l’acqua per le tagliatelle, che andrete a scolare al dente, per spadellarle con i funghi.

Manca solo dell’abbondante prezzemolo e una noce di burro per completare la ricetta.

Un consiglio: non fate asciugare i funghi, aggiungendo del liquido all’occorrenza, ma teneteli croccanti: è la loro caratteristica!

Zuppa di porcini

Che sia l’autunno la stagione più generosa? Di certo è la più coccola! Se ne siete convinti come noi, dovete tuffare qualche crostino in una zuppa così, aprire al massimo le narici, liberare le papille gustative e poi andare in letargo felici 😊.

Ingredienti per 6 persone

  • 600 g di Porcini freschi
  • Un paio di cucchiai di farina bianca
  • 2/3 spicchi d’aglio
  • Una manciata di prezzemolo
  • 2 litri circa di brodo vegetale (carota, sedano, cipolla)

Tutto parte da un sacchettino di Porcini appena raccolti, acquistati come ricordo di un week end in montagna (si conservano così in frigorifero per qualche giorno).

Cosa ne facciamo? Una bella  e semplice zuppa!

Per prima cosa  mettete sul fuoco le verdure per il brodo. Poi pulite i funghi, per togliere la terra e le pagliuzze, con un pennellino o un tovagliolo inumidito.

Quindi tagliate i Porcini a fettine e pezzetti.

In una pentola larga ed alta fate insaporire un po’ d’olio evo con l’aglio, quindi togliete quest’ultimo e aggiungete i funghi.

Mescolate continuamente e non appena sono ammorbiditi aggiungete una noce di burro e la farina, quindi il brodo a piacere.

Finché termina la cottura preparate i crostini tagliando del pane a cubetti per poi abbrustolirli in un tegame oliato.

Non resta che regolare di sale e pepe la zuppa e aggiungere del prezzemolo fresco sminuzzato.

Sogni d’oro💤💤

Degustazione nord-sud: Bluedessert con Marsala

Stasera si degusta! Due sapori forti, pieni e inconfondibili; due prodotti tanto lontani quanto accumunati da una storia di tradizioni e cultura del buono…vi sto raccontando dell’unione di un Marsala semi secco, ricordo della visita alle storiche cantine Florio durante le vacanze in Sicilia, con un formaggio blu erborinato di capra, affinato ai frutti di bosco, scovato a Made in Malga e prodotto a Fonzaso in provincia di Belluno.

Non ci sono tante ricette da fare: vi consiglio solo di provare, se avete l’occasione, un connubio così!

Bluedessert
Cantine Florio

Cosa fare (e cosa mangiare) con i bambini nell’Altopiano di Asiago

Pensando a quante occasioni di divertimento e di scoperta offre l’Altopiano di Asiago alle famiglie con bambini, vorremmo con questa piccola “raccolta” condividere le nostre esperienze, con qualche suggerimento a proposito di cose buone e sane da mangiare. Ovviamente l’elenco non è esaustivo e non tiene conto della neve (magari scriverò un altro post in inverno!) e soprattutto ogni consiglio è totalmente disinteressato!

Ecco la nostra “Top ten”:

  1. Asiago da Fiaba: sono due week end a maggio durante i quali il centro di Asiago si riempie di personaggi dei cartoni animati e delle favole e vengono offerti laboratori di ogni tipo, spettacoli di danza e teatro, giochi e musica. Tutte le attività sono gratuite e sono sempre ben elencate nel programma che si trova in giro per gli stand o sulla pagina facebook di Asiago da fiaba. Per pranzare, basta organizzarsi per un bel pic-nic al parco Millepini, oppure vi consigliamo una pizza da Tata (questa è la pagina Facebook): l’ambiente è semplice e tipico ma soprattutto la pizza è speciale, digeribile e fatta con ingredienti locali di qualità.Asiago da Fiaba
  2. Villaggio degli Gnomi ad Asiago: è un posto magico dove la fantasia può correre felice nella Natura. L’ingresso è a pagamento ma ne vale la pena: consigliamo anche la visita guidata, per conoscere la storia degli gnomi dell’Altopiano e magari vederne qualcuno in azione. C’è anche un piccolo parco giochi con gonfiabili  e zona pic-nic, ideale per trascorrere un’intera giornata, diversa dal solito. Se volete prendere dell’ottimo formaggio, in zona trovate il caseificio Pennar, dove dovrete tornare, prima di lasciare l’Altopiano, per portarvi a casa la tipica “Tosela”. Trovate tutte le info sul Villaggio degli Gnomi in questo sito.
  3. Val di Nos: poco dopo Asiago, a Gallio, trovate questa valle stretta e quasi pianeggiante, con un bellissimo e fresco bosco, dove sono stati creati due percorsi didattici, a misura di bambino e di passeggino (da montagna). All’inizio dei percorsi c’è una zona pic-nic con dei barbecue e alcuni tavoli: per i papà che hanno voglia di accendere il fuoco consigliamo di passare in centro a Gallio per l’ottima carne della macelleria Finco. A questo link trovate la descrizione dei percorsi: Percorso Didattico-Forestale della Val di Nos.
  4. Cave di Rubbio: nella parte più orientale dell’Altopiano di Asiago, a Rubbio di Bassano del Grappa, in una cava abbandonata, l’artista Toni Zarpellon ha colorato e “abitato” un ambiente grigio e degradato che speriamo continui ad essere mantenuto accessibile. L’ambiente colpisce molto, non solo i bambini; se vi portate del colore, potrete lasciare un vostro disegno nella terza cava, destinata proprio alla fantasia dei visitatori. Tutte le info qui: Cave di Rubbio. Se tornate verso Asiago, vi consigliamo di fermarvi a Malga Verde di Conco, dove troverete del formaggio buonissimo e degli ottimi yogurt, dal sapore veramente naturale.
  5. Forte Interrotto: a nord di Asiago, ben visibile in mezzo al bosco, si trova un forte dal nome ingannevole (scoprirete il perché nei pannelli informativi!). La passeggiata parte da Camporovere e per il primo tratto si può fare in passeggino: noi la consigliamo in autunno, quando il bosco si colora di tante tonalità calde e avvolgenti. La vista dal forte spazia su tutta la conca centrale ed è un ottimo sfondo per un pic-nic rilassante: il pane in Altopiano è fragrante e “si fa magiare” molto volentieri, magari abbinato allo Speck di Asiago, più dolce rispetto a quello alto-atesino e assolutamente da provare. Noi lo troviamo buonissimo da Carlo e Margaret in centro a Gallio. Info sul percorso per il Forte invece le trovate qui.forte interrotto
  6. Valformica: sulla strada che da Asiago porta a Trento, in poco più di mezzora, si trova un ambiente da “alta montagna”, dominato dai larici. In Val Formica si possono scoprire i grandi formicai che danno il nome alla località e con una breve passeggiata si può raggiungere Porta Manazzo e godere di una vista mozzafiato sulla Valsugana e i laghi di Levico e Caldonazzo. Per un pranzo tipico ci si può fermare al Rifugio Larici da Alessio, che dispone di una bella terrazza esterna per godere il sole e l’aria fresca della montagna (siamo a 1.658 metri!).
  7. Sentiero del Silenzio a Campomuletto di Gallio: l’Altopiano di Asiago è stato molto segnato dalla Grande Guerra e questa breve ma intensa passeggiata è stata pensata proprio per non dimenticare i tanti caduti e l’assurdità di qualsiasi conflitto. Ci sono 10 installazioni in un percorso nel bosco che dura circa un’ora: i bambini  non avranno la pazienza di fermarsi e capire o interpretare le opere, ma il susseguirsi di esse e la loro originalità li saprà di sicuro coinvolgere e sarà uno spunto di dialogo in famiglia e con gli amici. Tutto il progetto lo trovate descritto in questo sito: Il Sentiero del Silenzio – Porta della Memoriasentiero del silenzio
  8. Monte Castelgomberto da Malga Slapeur: altra passeggiata ricca di storia, che porta al monumento dedicato al gen. Turba, caduto durante i combattimenti del 1917, e dal quale si ha una vista bellissima sulla Piana di Marcesina. Sulla sommità del monte sono ancora percorribili le trincee e i camminamenti costruiti dagli italiani durante la Grande Guerra, e una serie di pannelli raccontano episodi ed emozioni dei giovani al fronte. La passeggiata parte da Malga Slapeur: per arrivarci si percorre la strada che da Gallio porta alle Melette, svoltando a destra al bivio poco dopo Campomulo. Tappa obbligatoria è l’assaggio del pecorino che producono in malga: non ci sono infatti mucche, ma tante tantissime pecore! Se i bambini sono allenati, dalla malga è possibile percorrere tutto l’anello che porta al Monte Fior: in questo link trovate descritto l’itinerario che si snoda in mezzo alle “Città di roccia”.Pecorino Slapeur
  9. Osservatorio Astrofisico di Asiago. Per i bambini e gli adulti appassionati di astronomia, o anche solo per fare un’attività diversa dal solito, l’Osservatorio propone tante attività, sia di giorno che di sera. Si trovano in questo sito curato da Asiago.it. Vicino all’Osservatorio potete cenare all’Agriturismo Ca’ Sorda ai Pennar: oltre ad un ambiente caldo e accogliente troverete piatti tradizionali ma molto curati, come gli strangolapreti con burro di malga e ricotta affumicata, la zuppa di porcini, il goulash o il piatto del malgaro.osservatorio
  10. Made in Malga: è l’evento più atteso in Altopiano, dove si festeggia il prodotto più tipico e inimitabile, ovvero il formaggio di montagna. Oltre agli assaggi offerti dai produttori (di varie parti d’Italia e non solo) nel centro storico di Asiago, ci sono un sacco di eventi collaterali e dei laboratori pensati per i bambini. Quest’anno la manifestazione si terrà dal 7 al 10 settembre, quindi potete sbirciare il programma qui: Guida. 20160813_194308.jpgAndar per malghe d’estate in Altopiano è sicuramente un’attività che si può fare con i bambini: le strade di accesso sono sterrate o, raramente, asfaltate, e quindi facilmente percorribili con il passeggino. Ci sono poi diverse malghe che vendono il formaggio o che servono da mangiare, ovviamente in modo semplice e genuino. Ve ne posso consigliare qualcuna: Busa Fonda a Gallio, Pusterle a Roana e Malga Larici di Sotto ad Asiago.

Se avete tanti giorni da trascorrere in Altopiano vi consigliamo infine di dare uno sguardo alle attività proposte ai bambini e alle famiglie dal Museo Naturalistico Rigoni: ce ne sono per tutti i gusti, non sono mai troppo impegnative e di sicuro qualcosa da scoprire c’è sempre! Nel sito trovate il programma delle attività, quasi giornaliere!

Dato che … ci ho preso gusto, con questo post inauguriamo una nuova sezione del blog, dedicata ai viaggi con i bambini e alle scoperte “culinarie” che si possono fare, soprattutto nella nostra Italia, sempre ricca di risorse.

I canederli ad Asiago!

I canederli in Altopiano di Asiago li posso preparare solo con lo speck e il formaggio … di Asiago! Il risultato è super gustoso: lo speck è morbido e il formaggio si scioglie, filando quel poco che basta.

Ingredienti per 5 persone:
– 200 g di pane per canederli

– 150 g di speck di Asiago (3 fette dello spessore di 3/4 mm)

– un quarto di litro di latte

– 4 uova

– una manciata di cubetti di Asiago fresco d.o.p.

– 3/4 cucchiai di farina

– un mazzetto di erba cipollina

– grana grattugiato

– sale e pepe q.b.

– brodo di carne

– burro

Fare i canederli richiede un po’ di pazienza per preparare il pane: più i cubetti sono piccoli, migliore sarà il risultato. Se trovate quindi il pane già pronto, approfittatene!

Fate intiepidire il latte e versatelo sul pane, dentro a una ciotola capiente. Mescolate per bagnare tutto il pane e lasciate riposare per circa mezzora.

Tagliate a dadini lo speck e finemente l’erba cipollina; sbattete le uova per ottenere un composto omogeneo. Unite tutto al pane, compreso l’Asiago e il grana; aggiungete la farina, salate e mescolate bene.

Con le mani infarinate, formate delle palline: sulla grandezza ognuno ha i suoi gusti…noi le preferiamo della misura di un mandarino, per capirci. Ne sono uscite 18.

Ora lessate i canederli a fuoco lento per 15 minuti in acqua salata o brodo: io allungo un po’ di brodo con l’acqua. Se li volete servire con il brodo, a parte scaldatene un po’. In alternativa, o come bis, potete servirli cosparsi di burro fuso e grana a scaglie.

Il tocco finale è l’erba cipollina e una spolverata di pepe. Di sicuro, se avete bisogno di un confort food, i canederli sono insuperabili 😋.



Filetti di branzino con pomodori Piccadilly e capperi

Ho voglia di cucinare in vacanza: buon segno! D’altronde come si fa a resistere qui in Sicilia…dovunque frutta e verdura sono colorate e invitanti e basta dare un’occhiata al pesce per pensare ad una buona e veloce ricettina. Come questa, da abbinare ad un ottimo vino prodotto della zona, ovviamente pieno di profumi e aromi fruttati!
Ingredienti per 5 persone (2 adulti e 3 bambini)

– 3 branzini pescati piccoli, puliti e filettati

–  una manciata abbondante di pomodorini Piccadilly

– 2 spicchi d’aglio

– una manciata di prezzemolo fresco

– capperi a piacere

Fate insaporire dell’olio evo in una padella con due spicchi d’aglio pelati, quindi aggiungete i pomodorini tagliati a piccoli pezzetti e il prezzemolo tritato.

Adagiate i filetti di branzino dalla parte della pelle, salate e pepate, quindi aggiungete i capperi (anche olive nere se vi piacciono).

Dopo un paio di minuti girate delicatamente i filetti per terminare la cottura  (al massimo ci vorranno 15 minuti in tutto).

Il vino che abbiamo provato e che ben si abbina è prodotto a Marsala, da un vitigno autoctono “il Grillo”.